RAMPA - RAFFREDDAMENTO ADIABATICO CON MODULAZIONE DI POTENZA AUTOMATICA.

RAMPA è un sistema di raffreddamento adiabatico che non necessita di demineralizzatori né di apparati di osmotizzazione perché il calcare non si deposita sugli scambiatori che raffredda. Una rivoluzione nel mondo della refrigerazione. Gli attuali sistemi di raffreddamento adiabatico, infatti, hanno un forte limite che vincola – in molti casi – il loro utilizzo. Il brevetto, depositato da Paolo Vidal, titolare della PV Solutions Srls, ed esperto di soluzioni innovative per particolari applicazioni nella refrigerazione industriale, risolve il problema. La novità del sistema risiede nel fatto che l’aria in ingresso nello scambiatore si presenta completamente evaporata e, quindi, il residuo fisso non cristallizza sulla superficie dello scambiatore. 

I vantaggi dell’invenzione sono numerosi: 

- RAMPA è stato progettato per un funzionamento ottimale con una pressione d’esercizio pari a 3 Bar. Ciò consente a RAMPA di funzionare senza alcuna pompa per il raggiungimento di pressioni più elevate, ottimizzando conseguentemente i consumi e il livello di EER.

- RAMPA può gestire autonomamente due scambiatori collocati in posizione contrapposta (posizionati ad esempio uno a nord e uno a sud) le cui condizioni termoigrometriche non sono le medesime.

- Il fattore di by pass dell’aria entrante nello scambiatore è praticamente nullo, in quanto tutta l’aria che attraversa l’apparato viene raffreddata grazie alla particolare configurazione dei dispositivi di nebulizzazione.

- Un ulteriore vantaggio di RAMPA nei sistemi ad espansione diretta – quando le condizioni termo igrometriche ambientali non richiedono il raffreddamento dell’intera superficie dello scambiatore - sta nella possibilità di sottoraffreddare il fluido termovettore circolante nella porzione di scambiatore in cui il fluido termovettore si trova allo stato liquido.

- RAMPA offre anche il vantaggio di essere molto versatile, perché può essere prodotto integrato allo scambiatore ad aria ma può, anche, essere applicato ex post ad uno scambiatore esistente. E’ evidente che l’applicazione – anche in questo secondo caso - incontra l’esigenza di accelerare quella transizione ecologica nella refrigerazione che rientra in un più ampio piano di riconversione degli impianti esistenti più vecchi ed altamente clima impattanti.

- RAMPA rientra nei cosiddetti sistemi green, quindi può essere significativamente valorizzato dal PNRR nazionale, nella missione 2: “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, considerando che l’efficienza che è in grado di produrre nel sistema determina un significativo abbassamento dei valori di CO2 immessi nell’ambiente, facilmente dimostrabile matematicamente.

- Un’applicazione capillare di RAMPA nei gruppi energivori di refrigerazione e condizionamento ridurrebbe i frequenti black out che si verificano nella stagione calda.

- Interessanti i dati ricavabili dall’analisi del suo funzionamento: nel periodo estivo, con una temperatura esterna di 35°C, la temperatura in ingresso allo scambiatore è di circa 25°C. 

Ciò consente, nel caso di applicazione ad impianti a compressione di vapore, un considerevole aumento dell’indice di ESEER.

- RAMPA, non utilizzando la tecnologia tipica dei sistemi a raffreddamento adiabatico a pacco irrorato d’acqua, ovvia alla fastidiosa e soprattutto antiigienica presenza di alghe o muffe che si depositano sullo stesso.

- RAMPA, inoltre, è un sistema ideato per essere attivo in modo autonomo e automatico 365 giorni all’anno; quindi, il tempo di ammortizzazione del suo costo iniziale viene sicuramente diminuito dalla modalità e dall’intensità della sua utilizzazione, con un periodo di payback ridotto e facilmente calcolabile.

I vantaggi “funzionali”, finalizzati a massimizzare l’efficacia del sistema non sono gli unici vantaggi di RAMPA, che ne presenta diversi anche sul versante economico:

- non deve sostenere i costi di investimento e di gestione di impianti che trattino chimicamente l’acqua (impianti di demineralizzazione dell’acqua);

- non vi è un aggravio di consumo di energia dei ventilatori a servizio dello scambiatore in quanto non è interposto alcun mezzo (pacchi evaporatori) che aumenterebbe il consumo elettrico da parte dei ventilatori;

- non c’è alcun aumento di consumo di energia elettrica dovuto all’assorbimento della pompa per innalzare la pressione d’esercizio.

Il progetto pilota realizzato in Italia e applicato ad una centrale a biomasse per la produzione di energia elettrica (1 MW), dopo tre anni di funzionamento, non ha presentato formazioni calcaree sulle superfici degli scambiatori.

RAMPA is an adiabatic cooling system that does not require demineralizers or osmotization apparatus because scale does not settle on the exchangers it cools. A revolution in the world of refrigeration. Current adiabatic cooling systems, in fact, have a strong limitation that constrains-in many cases-their use. The patent, filed by Paolo Vidal, owner of PV Solutions Srls, and an expert in innovative solutions for particular applications in industrial refrigeration, solves the problem. The novelty of the system lies in the fact that the air entering the exchanger is completely evaporated and, therefore, the fixed residue does not crystallize on the surface of the exchanger.

The advantages of the invention are numerous:

- RAMPA is designed for optimal operation at an operating pressure of 3 Bar. This allows RAMPA to operate without any pump to achieve higher pressures, consequently optimizing consumption and EER level.

- RAMPA can independently operate two exchangers placed in opposite positions (positioned, for example, one to the north and one to the south) whose thermohygrometric conditions are not the same.

- The by-pass factor of the air entering the exchanger is practically zero, since all the air passing through the apparatus is cooled thanks to the special configuration of the misting devices.

- An additional advantage of RAMPA in direct expansion systems-when ambient thermo-hygrometric conditions do not require cooling of the entire exchanger surface-lies in the possibility of subcooling the circulating heat transfer fluid in the portion of the exchanger where the heat transfer fluid is in a liquid state.

- RAMPA also offers the advantage of being very versatile, because it can be produced integrated with the air exchanger but can, also, be applied ex post to an existing exchanger. It is clear that the application-even in this second case-meets the need to accelerate that ecological transition in refrigeration that is part of a broader plan to convert existing older and highly climate-impacting plants.

- RAMPA is part of the so-called green systems, so it can be significantly enhanced by the national NRP, in Mission 2: "Green Revolution and Ecological Transition," considering that the efficiency it is able to produce in the system results in a significant lowering of CO2 values released into the environment, which can be easily demonstrated mathematically.

- A widespread application of RAMPA in energy-intensive refrigeration and air conditioning units would reduce the frequent blackouts that occur in the hot season.

- Interesting data can be obtained from the analysis of its operation: in the summer period, with an outdoor temperature of 35°C, the inlet temperature to the exchanger is about 25°C.

This allows, in the case of application to vapor compression systems, a considerable increase in the ESEER index.

- RAMPA , by not using the typical technology of adiabatic water-sprayed pack cooling systems, obviates the annoying and especially unhygienic presence of algae or mold settling on the same.

- RAMPA, moreover, is a system designed to be autonomously and automatically active 365 days a year; therefore, the payback time of its initial cost is certainly diminished by the mode and intensity of its use, with a reduced and easily calculable payback period.

The "functional" advantages aimed at maximizing the effectiveness of the system are not the only advantages of RAMPA, which has several on the economic side as well:

- it does not have to bear the investment and operating costs of plants that chemically treat water (water demineralization plants);

- there is no aggravation of power consumption of the fans serving the exchanger since there is no interposed medium (evaporator packs) that would increase the power consumption by the fans;

- there is no increase in power consumption due to the absorption of the pump to raise the operating pressure.

The pilot project carried out in Italy and applied to a biomass power plant for electricity production (1 MW), after three years of operation, did not show any calcareous formations on the exchanger surfaces.